venerdì 24 settembre 2021

Alexandro Murashko (26. VIII (7.IX) 1875 - 14. VI.1919), illustre pittore impressionista ucraino



Alexandro Murashko 
(26. VIII (7. IX) 1875 - 14. VI. 1919)
                                                                                                                 
                                                                                                                   a cura di Yaryna Moroz


Alexander Murashko. Self-portrait in 2020 | Painting, Artist, Art
Autoritratto, 1917-18 
Museo Nazionale dell'Arte ucraina, Kyiv 



   Alexandro Murashko (in ucr. Олександр Олександрович Мурашко) nacque il 7 settembre (26 agosto) del 1875 a Kyiv. Il suo padre era un iconografo che aveva il suo studio della pittura delle icone. Il suo zio Mykola Murashko (1844–1909) era fondatore di una famosa scuola dell'arte. Le sue prime impressioni artistiche ha ottenuto nel laboratorio di suo padre da cui ha imparato a dipingere le icone. Dopo studiava nella la scuola di disegno di Mykola Murashko. 

La madre Maria Krachkovska con il marito Alexandro Murachko, 1889


La foto del giovane pittore, 1894


Oleksandr Murashko (August 26, 1875 — June 14, 1919), Ukrainian artist |  World Biographical Encyclopedia
Alexandro Murashko nel 1895

Il rittratto del gionave (l'autoritratto (?)), 1895


   Nel 1894 iniziò studiare nell'Accademia dell'Arte a San Pietroburgo (dal 1896-1900 nella classe di Ilia Repin), partecipò all'organizzazione della "Nuova Società degli Artisti", che comprendeva Borys Kustodiyev (1878-1927) e altri compagni della bottega di Repin, presentando le sue tele alle mostre (in seguito organizzò la Società degli artisti di Kyiv). Qui si formò il suo talento del ritrattista con la profondità psicologica. 
  Il suo quadro "Il funerale dell'otamano" (1900) vinse la medaglia d'oro e un premio per continuare gli studi all'estero a Parigi, Monaco ed Italia (dal 1901), visitando tradizionalmente Roma e Venezia. Il tema storico ucraino era uno dei preferiti di I. Repin, che influenzò la scelta della trama.

"Il funerale dell'otamano" (1900), 
Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv


L'inverno, 1905

   Murashko si stabilì a lungo a Monaco e Parigi che all'inizio del XX secolo furono i centri maggiori dell'arte. Lì egli continuò a perfezionarsi, lavorando nelle botteghe dei famosi pittori europei. In Germania, a Monaco studiò con Anton Ažbe, si impegnò seriamente a migliorare il suo disegno e a conoscere la Secessione di Monaco che influensò il suo stile.  Arrivando a Parigi, studiava le opere di Velasquez al Louvre, era affascinato dagli impressionisti, e quindi si allontanava dalla tecnica accademica, cercando le varie tecniche nuove. Questo periodo è stato considerato nella sua attività creativa come del maggior successo.
   Il suo quadro "Carosello" (1905) che vinse la medaglia d'oro alla Mostra di Monaco nel 1906, è stato dopo esposto a Venezia, Roma, Amsterdam, Berlino. L'artista divenne famoso e gli furono aperte le migliori sale delle capitali europee e, soprattutto, iniziarono a parlare della sua direzione originale nella pittura europea e nel mondo. Le sue opere sono state esposte a Monaco, Venezia, Vienna, Parigi e in altre città. 
   Da quel momento gli editori di riviste di moda e case editrici di Monaco, Lipsia e Berlino hanno chiesto il permesso di riprodurre i suoi dipinti, garantendo loro il posto più onorevole sulle pagine delle loro pubblicazioni. Murashko ha ricevuto diverse proposte per l'organizzazione delle mostre personali, grazie alle quali è diventato famoso in Europa. Nel 1909 la compagnia di mercanti d'arte dell'industriale tedesco Eduard Schulte organizzò le mostre personali con i 25 quadri selezionati di A. Murashko che erano esposte a Berlino, Düsseldorf e Colonia, dove furono esposti a turno 25 dipinti selezionati. In quell'anno trionfante le mostre personali dell'artista con grande successo ebbero luogo anche a Venezia, Roma ed Amsterdam. 


Il bozzetto del "Carosello" 
 Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv


 La tela "Carosello" 1905
Galleria reale di Budapest.



Alexandro Murashko, 1905



L'Annunciazione  (1909)
Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv



La ragazza con un cane (1901), 
Museo Nazionale di Andrey Sheptycky, Leopoli



Il ritratto di George Murashko (1906), 
La collezione privata



Le macchie solari. Alexandra e George Murashko, 1907
 Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv 



Ritratto del giovane, (1913), 
Museo dell'arte, Uzhgorod



Alexander Murashko. Donna con perle
La donna con le perle, 1900, 
Museo dell'Arte, Zaporizhzhia 



Vicino al caffè, (1903)
Il Museo d'arte a Kharkiv

Alexander Murashko. Per le strade di Parigi
Per le strade di Parigi, 1903
Museo Nazionale dell'Arte dell'Ucraina, Kyiv 


Il ritratto delle ragazza con il cappello rosso, (1902-1903)
Museo Nazionale d'Arte dell'Ucraina, Kyiv


In un caffè, 1902
Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv



Il ritratto di Vira Dytyatyna, 1910
Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv



L'insegnante anziano (Il ritratto dell'artista Mykola Murashko), 1906
Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv 



Il ritratto di A. Prachov, (1904)
 Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv 


La foto del 1909


Маргарита та Олександр Мурашки
      Margherita e Alexandro Murashko, 1909 
  
      Il 19 aprile del 1909 a Kyiv Alexander Murashko sposò Margherita Kruger (1880-1938), la figlia del famoso notaio nella città di Kyiv. Dopo il matrimonio la coppia è andata nel viaggio di luna di miele in Italia, visitando Venezia, Roma e l'isola di Capri, dove in estate viveva la famiglia di Prakhov (la sorella di sua moglie - artista e scultrice Anna Krueger-Prahova (1876-1962), sposò il figlio del professore dell'Università Imperiale di Kyiv A.V. Prakhov - Nikolai Adrianovich, artista e critico d'arte). Lì Alessandro creò le tele luminose e soleggiate, tra cui il primo ritratto della moglie.


Il ritratto della moglie Margherita Murashko sull'isola di Capri, (1909)
 Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv 


Портрет Маргариты Мурашко. 1914–1916. Серый картон, пастель. 93 × 63 см. НХМУ
Il ritratto di Margarita Murashko. 1914-1916.
Cartone grigio, pastello. 


Il duomo di San Marco a Venezia, lo schizzo, 1909, 
Museo Nazionale dell'Arte d'Ucraina,  Kyiv 

   Dopo una serie di mostre tedesche di successo, nel 1910 Murashko ricevette l'invito onorario alla IX Biennale di Venezia (durante l'aprile - ottobre). I suoi quadri "La domenica. La tristezza silenziosa" (1909) e "Sulla terrazza" (1910) scelti per l'esposizione avevano ricevuto le recensioni positive sia dai visitatori che dai autorevoli critici dell'arte europei. Proprio alla Biennale di Venezia, i dipinti di Alexander Murashko sono stati acquistati dai collezionisti: uno è andato a Bucarest, l'altro - a New York. Nel 1911-12 partecipava nelle mostre della "Secessione" (“Münchener Secession”) a Monaco.
 

 На терасі, 1910 р.
 “Sulla terrazza”, la bozza  (1910), 
Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv


La foto del pittore, 1911

L'edificio dove si collocava lo studio di A. Murashko sulla via Mala Zhytomyrska


Alexanrdo Murashko nel suo studio sulla via Mala Zhytomyrska, 14 a Kyiv, 1911


Lo studio di Alexandro Murashko a Kyiv (via Mala Zhytomyrska, 14), la foto del 1911 

 Rientrando a Kyiv Alexandro Murashko, come suo zio Mykola Murashko, aprì nell'autunno del 1913 il suo studio d'arte, che si trovava nella soffitta del condominio di 11 piani di Lev Gіnzburg, via Institutska, 18, a Kyiv), che funzionò al 1917. Lì c'erano i corsi di pittura e disegno, dove insegnavano la cognata, pittrice e artista grafico, scultore Anna Augustovna Kruger-Prahova, il pittore, artista grafico Abram Kozlov (1877-1933). Oltre un centinaio di persone si sono iscritte al primo semestre. Gli studenti dipingevano al carboncino, alla matita, all'olio i fiori, gli oggetti, mentre gli studenti della classe superiore studiavano la formulazione della figura e studiato non solo la pittura, ma anche l'anatomia. Durante questo periodo Murashko partecipava alle mostre internazionali d'arte.


 садиба Мурашків на вулиці Багговутівській, 25 (зруйнована);
La casa della famiglia di Alexandro Murashko a Kyiv dal 1914 (Lukjanivka)

    Qui si è formata una solida comunità artistica. All'inizio del XX secolo, molti personaggi famosi vivevano sulla Lukyanivka: artisti - Mykola Pymonenko, Alexandro Murashko, Volodymyr Orlovsky, Volodymyr Menko, Ivan Seleznev, Pavlo Mazyukevich, Anna Kruger-Prakhova; i scrittori - Ivan Nechui-Levitsky e Olena Pchilka; i compositori - Mykhailo Leontovych, Kyrylo Stetsenko e Henry Bobinsky. 

Il ritratto della vecchia


Il ritratto dell'arista, 1914 
 Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv


Alexander Murashko Продавщицы цветов: Descrizione dell'opera
Le venditrici dei fiori (1917)
Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv


Il ritratto di Vera Epanchina-Falc-Fejn, 1910, Museo Nazionale dell'arte, Kyiv  

 
La pittrice Frida Meerson (1916)  
Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv


 

Il ritratto di Degtiarev, 1917 

La donna con i nasturzi, (1918)
Museo Nazionale dell'arte ucraina, Kyiv

L'Autoritratto, la bozza in pastello, 1917 
Museo Nazionale dell'Arte ucraina, Kyiv


  Nel 1916, insieme all'altri persone affini, fondò la Società degli artisti a Kyiv. Fu cofondatore dell'Accademia delle arti dell'Ucraina che fu fondata l'Accademia delle arti nel 22 novembre (3 dicembre) del 1917 a Kyiv, Alexandro Murashko fu scelto tra i suoi primi rettori: Vasyl Krychevsky (1917-1918), Fedir Krychevsky (1918, 1920-1922) ed Alexandro Murashko (1919). I primi professori furono Mykhailo Boychuk (arte monumentale, affreschi e mosaici), Mykola Burachek (paesaggio), Vasyl Krychevsky (arte popolare, ornamento, architettura, composizione), Fedir Krychevsky (ritratto, scultura, pittura storica), Abram Manevich (paesaggio; l'impressionista), Alexandro Murashko (pittura di genere), Mykhailo Zhuk (pittura a cavalletto, disegno), George Narbut (grafica) e Danylo Shcherbakivsky (l'arte popolare ucraina, storia dell'arte ucraina).



I professori dell'Accademia delle Arte 
con Mychaylo Grushevsky, il presidente della Repubblica Ucraina 
(il secondo dal latto sinistra A.  Murashko), Kyiv 1917

   Nel maggio del 1919 Alexander Murashko era arrestato sulla strada. Lo hanno fermato con un controllo di identità. Poco dopo Alexandro Murashko è stato ucciso nella notte tra il 14 e 15 giugno del 1919 vicino a casa sua a Lukyanivka.
    L'ultimo periodo della vita di Alexandro Murashko è stato descritto da Georgy Lukomsky (1884 - 1952), l'artista, architetto e critico d'arte ucraino, a cui lavoravano insieme negli anni 1917-19. 




Il libro "La ghirlanda sulla tomba" di G. Lukomsky pubblicato a Berlino e dedicato ad Alexandro Murashko



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www.encyclopediaofukraine.com/display.asp?linkpath=pages%5CM%5CU%5CMurashkoOleksander.htm
https://antikvar.ua/nove-u-rodovodi-oleksandra-murashka/





giovedì 23 settembre 2021

Modest SOSENKO (Модест Сосенко) (23 (11). IV. 1875 - 4. II. 1920)



                                                                                                            Yaryna Moroz Sarno

MODEST SOSENKO
Модест Сосенко
(23. IV. 1875 - 4. II. 1920)
                                                                                          

 
Autoritratto, 1915 (Museo Nazionale a Leopoli

     Modest Sosenko (Модест Сосенко) (23 (11) aprile 1875, villaggio di Porogy (provincia Bogorodchany, regione di Ivano-Frankivsk) - 4 febbraio 1920, Leopoli), un famoso ritrattista e monumentalista ucraino che unì lo stile bizantino con l'arte della Secessione, uno dei maggiori rappresentanti del modernismo ucraino. Nacque il 23 aprile nella famiglia del sacerdote Danylo Sosenko ed Anna Kysylevska, presto rimase orfano (quando ebbe solo tre anni) alle cure dei parenti. Dopo aver ricevuto la sua istruzione primaria al liceo nel monastero dei padri basiliani a Buchach (1887-1895), M. Sosenko proseguì con sostegno del metropolita Andrea Sheptycky, studiando pittura all'Accademia delle arti di Cracovia (1896-1900) con prof. Jacek Malczewski e Leon Wychulkowski, come borsista all'Accademia di Monaco (1901 - 1902) con Otto Seitz, gli anni successivi (1902-1905) trascorse a Parigi nella Scuola Nazionale delle Arti (l'Ecole Nationale des Beaux-Arts) sotto la guida di Léone Bonnat (Leon Joseph Florentin Bonnat).
   Secondo I. Sventsitsky, nell'Accademia di Parigi Sosenko già padroneggiava "l'integrità armoniosa delle linee dell'immagine e il magnifico gioco dei toni di colore". A Parigi l'artista dipinse una danza di ragazze in stile classico. Secondo questo disegno, molti anni dopo Modest Sosenko creò una grande tela con ragazze che danzavano in una danza circolare sul prato, illuminata dalla luna nascente. M. Sosenko a Parigi dipinse come un delicato colorista anche i ritratti femminili e creò le copie degli Apostoli di Durer. Durante tutto il suo studio, Modest Sosenko aveva una corrispondenza intensa con Andrea Sheptytsky. Senza il supporto morale e materiale del Metropolita Andrea il giovane artista, che è rimasto presto orfano, non avrebbe potuto realizzare il suo talento. Grazie all'aiuto del metropolita Andrea, l'artista ha viaggiato in Italia, Egitto e Palestina. Dai suoi viaggi portava i doni per il Metropolita: le copie delle opere dei pittori famosi: "I quattro apostoli" di A. Durer (1901–1902), "La deposizione di Gesù nella tomba" di Jose Ribera (1903) e “Autoritratto nel berretto bianco” di Rembrandt (1904). L'artista è diventato famoso per i suoi paesaggi nello stile della secessione di Monaco, dipinti e la pittura dei diversi generi: ritratti, arte monumentale.
   L'artista tornò da Parigi in Galizia nel 1905, che divenne un punto di riferimento nella sua attività creativa. In quest'anno a Leopoli è stata organizzata la mostra di pittura di tutta l'Ucraina, organizzata dal pittore Ivan Trush e dalla "Società degli amanti della letteratura, della scienza e dell'arte ucraina". Per la prima volta, il nome di Sosenko suonò forte nell'ambito artistico leopolitano. A giudicare dalle recensioni, i critici e il pubblico hanno percepito positivamente lo stile della sua pittura. Già allora i critici d'arte avevano notato la tendenza dell'artista a combinare immagini moderne con elementi caratteristici dell'antica pittura ucraina delle icone. Purtroppo, quasi tutte le opere selezionate dalla giuria per questa mostra sono ormai perse.
   Lavorò come restauratore al Museo Nazionale di Leopoli. Nel periodo 1907-1913 M. Sosenko eseguì iconostasi (l'iconostasi nella chiesa basiliana di Sant'Onofrio a Leopoli e nella chiesa di Voloshsky) e le policromie su documenti d'archivio e fonti letterarie per undici chiese della regione. Il metropolita Andrey Sheptytsky era impegnato nella chiesa di Pidberizci, nel 1907-1910 affidò la decorazione della chiesa a Modest Sosenko che creò una preziosa iconografia e policromia: Sosenko era già ritenuto uno dei più importanti artisti ucraini del primo Novecento.
   Egli tra il 1906 e il 1913 dipinse più di una diecina di chiese, creando uno stile peculiare nella decorazione murale delle chiese (le policromie nelle chiese vicino a Leopoli: Pidberezci, Pechenizhyn, Rykiv, Bolechiv, Zolochiv, Tovmach, Slavsk et al.), eseguì anche l'iconostasi della chiesa San Nicola a Zolochiv (1913), realizzò i dipinti decorativi nell'Istituto musicale di Lysenko a Leopoli. La sua eredità artistica monumentale del campo dell'arte sacra (1900 - chiesa di Sant'Elia nel villaggio Yablonitsa (Vorokhta, regione di Ivano-Frankivsk), 1906 - a Puzhniki (Tovmach, regione di Ivano-Frankivsk), 1907 - a Podberiztsi (Leopoli), 1908 - a Pechenezhin (Kosiv, regione di Ivano-Frankivsk); 1909 - Slavsk (regione di Leopoli), 1910-1911 - Ricky (regione di Leopoli), 1911 - a Konyushki (Rogatyn, regione di Ivano-Frankivsk), 1912 - a Bilche Zolote (Borshchiv, regione di Ternopil) ecc. sono conservate soltanto frammentariamente.
     Sfortunatamente, è impossibile apprezzare pienamente le opere monumentali di M. Sosenko. Le azioni militari nel territorio della Galizia nella prima metà del XX secolo, così come l'atteggiamento delle autorità sovietiche nei confronti delle chiese hanno distrutto le loro decorazioni, in particolare quelle con le caratteristiche chiaramente nazionali. Si sono preservate le poche chiese con le policromie dell'autore. Delle dodici chiese dipinte dall'artista o di quelle per le quali realizzò iconostasi, soltanto due sono sopravvissute con la firma dell'autore: chiesa di San Michele nel villaggio di Podbereztsy e la chiesa della Resurrezione nel villaggio di Polyany della provincia di Zolochiv (regione di Leopoli).


Gli affreschi della chiesa di San Michele a Pidberizci 



















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Gli affreschi della chiesa di Pidberizci




I cartoni per la decorazione







Модест Сосенко: традиції та новаторство | Збруч


M. Sosenko, Le vetrate nella chiesa del villaggio Pidberezci, 1910 





Gli affreschi nella chiesa di San Nicola a Zolochiv


   L'iconostasi della chiesa di Santissima Trinità a Drogobych


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La firma del pittore sull'icona dell'iconostasi di Drogobyvh 

    Tra le famose opere di Sosenko ci sono i ritratti di Atanasius Sheptytsky e Volodymyr Shukhevych (1912), "L'autoritratto" (1915), i diversi dipinti (per esempio, "Trembitar" (1914)), schizzi di danze popolari, paesaggi di Parigi, Carpazi, Dalmazia meridionale, nonché dipinti "All'inizio della primavera in campagna" (1903). Modesto Sosenko è l'autore della monografia sulla collezione dei codici miniati “Decorazioni dei manoscritti galiziani del XVI-XVII secolo. Museo Stavropigian" (pubblicata nel 1923).  
 
 


 
L'Apostolo Andrea il primo chiamato 
(il ritratto di Andrea Sheptycky) nell'iconostasi della chiesa a Zolochiv, 1913 
(Museo Nazionale a Leopoli)
 
 Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone
 

Le icone per l'iconostasi della chiesa San Michele Arcangelo a Zolochiv 
 Il grande principe San Volodymyr e la sua nonna Sant'Olga - Santi Antoniy e Teodosiy  



Il progetto della decorazione della chiesa della Dormizione della Vergine Maria a Leopoli 
 
 
 

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Невідомі розписи, або Як українці свій театр у Львові будували

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La decorazione dell'Istituto musicale a Leopoli


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Gli affreschi nella chiesa di Slavsk dipinti sotto la guida del metropolita Andrea Sheptycky 

 


 

Il frammento dell'iconostasi


Gli affreschi nella cupola di Modest Sosenko nella chiesa di Slavsko (1911-12) 


 








 
   I dipinti distrutti nella chiesa di Slavsk, 1909






Модест Сосенко і його спадщина - РІСУ

Віртуальна екскурсія храмами Сосенка




Immagine correlata
L'iconostasi di Sosenko nella chiesa di Slavsk 
(foto dell'inizio del 1900') 

  


     M. Sosenko molto viaggiava in Italia ed Ucraina orientale (1908-1913), Egitto e Palestina (1914). Partecipò alla prima guerra mondiale nell'esercito austro-ungarico. Tuttavia, anche in prima linea dell'esercito continuò a lavorare attivamente, dipingendo molti paesaggi in miniatura della costa adriatica e schizzi a matita e carboncino. 
   Dopo la guerra, Sosenko tornò a Leopoli, ma si ammalò gravemente. Eppure continuava a lavorare e ha anche preso parte alla mostra nel 1919 di pittura moderna galiziana presso il Museo Nazionale di Leopoli. Il metropolita sostenne Sosenko e rimase suo amico fino all'ultimo giorno di vita dell'artista. Morì Modest Sosenko tra le braccia di Andrei Sheptytsky in età di soli 45 anni.       
 
 
 Il testamento dell'artista con quale lascia tutte le sue opere al Museo Nazionale di Leopoli
 
    Secondo la sua volontà, tutte le sue opere (circa 100 opere), l'archivio e gli effetti personali sono stati trasferiti al Museo Nazionale di Leopoli (che ora porta il nome di Sheptytsky), dove sono ancora conservati. La direzione del museo considerò loro dovere nell'autunno del 1920 organizzare una grande mostra commemorativa delle opere di Sosenko. Una parte del patrimonio artistico è conservata nella Galleria d'Arte di Leopoli, nel Museo di Storia della Religione di Leopoli, nel Museo statale di arte popolare "Hutsulshchyna", nel Museo delle tradizioni locali di Ivano-Frankivsk, nelle stanze della Metropolia sul monte di San Yura (San Giorgo) a Leopoli e in molte collezioni private.
  Le policromie dell'autore si sono preservate in poche chiese: nel villaggio Podberezki vicino a Leopoli e nel villaggio Radura nella regione di Zolochiv.



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Il monumento funebre di Modest Sosenko nel cimitero Yanivske 


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Monografia di I. Svjencicky "Modest Sosenko", 1927


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  1. Голубець М. Спадщина Модеста Сосенка // «Українська думка», 1920, ч. 13
  2. Свєнціцький І. Модест Сосенко: Збірна вистава: Каталог. Львів, 1920
  3. Його ж. Памяти Модеста Сосенка // «Нова Рада», 1920, ч. 31
  4. Його ж. Модест Сосенко. Прага, 1927
  5. Волошин Л. Модест Сосенко — митець українського модерну (роки студій: Краків, Мюнхен, Париж) //«ЗНТШ», 2004, т. 248
  6. Семчишин-Гузнер О. Модест Сосенко: Перші роки творчості на Батьківщині // Літопис Національного музею у Львові імені Андрея Шептицького, № 7 (12), Львів 2010
  7. Семчишин-Гузнер О. Про взаємини Модеста Сосенка з митрополитом Андреєм Шептицьким: Копіювання давніх пам’яток // Літопис Національного музею у Львові імені Андрея Шептицького, № 8 (13) Львів 2011

https://zbruc.eu/node/89824
https://zbruc.eu/node/89589
https://zbruc.eu/node/89946
https://www.katedradrohobych.com/ikonostas
https://taras-palkov.livejournal.com/4205.html
http://hutsul.museum/collection/explore/masters/16/9086/ 
http://art.lviv-online.com/modest-sosenko/
http://www.encyclopediaofukraine.com/display.asp?linkpath=pages%5CS%5CO%5CSosenkoModest.htm
http://uartlib.org/ukrayinski-hudozhniki/sosenko-modest/
http://resource.history.org.ua/cgi-bin/eiu/history.exe?&I21DBN=EIU&P21DBN=EIU&S21STN=1&S21REF=10&S21FMT=eiu_all&C21COM=S&S21CNR=20&S21P01=0&S21P02=0&S21P03=TRN=&S21COLORTERMS=0&S21STR=sosenko_m
http://www.kray.org.ua/1501/mandrivky/mihaylivska-tserkva-u-pidberiztsyah-ko/
https://risu.org.ua/article_print.php?id=76153&name=krayeznavstvo_digest&_lang=ua&
https://risu.org.ua/ua/index/spiritual_culture/icon/icons_articles/35350/
https://risu.org.ua/ua/index/monitoring/society_digest/75985/
https://www.facebook.com/sosenkolateunderstandsave/videos/548596622449623/?t=32