giovedì 25 novembre 2021

Oleksandr Archypenko (30. V. 1887-22. II.1964), il scultore ucraino



Oleksandr Archypenko 
(Kyiv, 30 maggio 1887- New York, 22 febbraio 1964)

                                     di Yaryna Moroz Sarno

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"L'arte non è questo che vediamo, 
ma solo quello che abbiamo dentro di noi".
O. Archypenko


    Oleksandr Archypenko (in ucraino: Олександр Порфирович Архипенко, Olexandr Arkhypenko, Alessandro Arcipenko (Kyiv, 30 maggio 1887 – New York, 25 febbraio 1964) è stato un illustre scultore ucraino, lo scultore più famoso del XX secolo che introdusse policromia, concavità e  spazio vuoto come elementi espressivi della scultura, creò strutture mobili tridimensionali sintetiche. Fu Arkhipenko che per la prima volta "compose" una singola forma da varie forme non equivalenti, introducendo vetro, legno, metallo, celluloide nella composizione. La plasticità, il dinamismo del movimento, la costruzione rivelata, la costruttività, il lirismo sono le caratteristiche principali delle sue opere, che sono state molto apprezzate dai contemporanei - G. Apollinaire, P. Picasso, F. Leger, M. Duchamp, R. e S. Delaunay, A. Rodchenko, P. Kovzhun e suoi seguaci. Blaise Cendrars dedicava le poesie alle  opere di Archypenko.
    Olexander Archypenko è nato a Kyiv il 30 maggio (11 giugno) del 1887 ed era il figlio più giovane del professore di fisica dell'Università di Kyiv Porphyriy Archypenko, il responsabile dei laboratori universitari, l'autore di molte invenzioni facilmente realizzabili, che costantemente migliorava vari meccanismi complessi. Fin dall'infanzia, Oleksandr sentì un'attrazione per l'arte, influenzato anche dal suo nonno artista Anton Archypenko, decise fermamente di dedicarsi all'arte. Nel 1902 Olexandr entrò alla Scuola dell'Arte a Kyiv, dove fino al 1905 studiò pittura e scultura e dal quale fu espulso per la partecipazione allo sciopero studentesco. Nello stesso tempo nella Scuola studiavano Alexandr Bogomazov, Abram Manievych, Vadym Meller, Alexandra Ekster. Nel 1905 insieme ad Alexander Bogomazov organizzò la prima mostra a Kyiv, partecipava anche alle mostre collettive. Nel 1906, Alexander continuò i suoi studi con il pittore paesaggista ucraino Sergiy Svitoslavsky.
    Nel 1908 andò a Parigi e studiò brevemente presso l'Ecole des Beaux-Arts (la Scuola dell'Arte di Parigi), si stabilì nella cerchia internazionale degli artisti a Montparnasse (La Ruche), dove conobbe gli artisti parigini come A. Modigliani, Godier-Brjosco, nonché Fernand Leger e Guillaume Apollinaire. Insieme ad Amadeo Modigliani studiò la scultura antica della Grecia, Egitto, Assiria, America al Louvre. 
    Già nel 1910, mentre era ancora un artista molto giovane, Archypenko organizzò le mostre personali a Berlino. Nel 1910 ebbe luogo la sua prima mostra a Parigi nel Salon des Indépendants insieme ai cubisti, includendo Delaunay, Marcel Duchamp con il suo fratello Raymond Duchamp-Villon, Henri Le Fauconnier, Albert Gleizes, Fernand Léger, Lhote e Metzinger. Partecipò alle mostre del Salone degli Indipendenti (Salon des Indépendants) negli anni 1911, 1912, 1913, 1914 e 1920 insieme a K. Malevich, P. Picasso, G. Braque, Deren e altri. 


 

    Negli anni 1911-1913 e 1919 espose le sue opere al Salone d'Autunno a Parigi.
    Dal 1912 Archypenko si allontanava dai cubisti, sentendo i limiti del cubismo e fondò la sua prima scuola  Montparnasse a Parigi. Nel suo studio lo visitò nel 1912 l'esponente del futurismo italiano Umberto Boccioni (1882-1916). Nello stesso anno partecipò alle mostre a Parigi (Salon des Indépendants e Salon d’Automne, La Section d'Or, Galerie La Boétie) e fece la mostra personale nel Museo Folkwang, Hagen a Germania, il cui catalogo introdusse Apollinaire, che pubblicò anche brochure ed articolo sullo scultore (Guillaime Apollianire, "Alexander Archipenko", in 1913-1914 siebzehnute Ausstellung: Alexander Archipenko, Berlin 1913; ID., ""Alexander Archipenko", Der Sturm 4.200-201 (1 Maggio, 1914)). L'artista "cerca soprattutto la purezza delle forme. Vuole trovare le forme più astratte, più simboliche, più nuove e vuole essere in grado di modellarle a suo piacimento", scriveva Apollinaire. Ed anche affermò: "Le audaci costruzioni di Archypenko proclamano fermamente la singolarità di questa nuova arte [...] che unisce la struttura interna in plastica al fascino supremo di una superficie sensualmente bella. Gli archi, le forme complementari, la differenziazione di piani, cavità e rilievi, mai bruscamente contrastati, si trasforma in pietra viva che il tocco appassionato dello scalpello ha dotato di espressione scultorea".
    Nel 1913 partecipò alla mostra "Armory Show" (New York) ed espose le sue opere (la mostra personale) nella Galerie Der Sturm a Berlino con la pubblicazione del catalogo “17. Ausstellung: Alexander Archipenko,” con l'introduzione di Guillaume Apollinaire. Nel prossimo anno egli partecipò nella mostra dei cubisti alla Mánes dell'Associazione delle Belle Arti di Praga, insieme a Brancusi e Duchamp-Villon. Nel 1914 fece anche  la mostra personale a Halle, Germania, organizzata da Der Sturm, partecipa alle mostre dell'Esposizione Libera Futurista Internazionale a Roma, espose qualche sue opere al Salon des Artistes Indépendents. La sua mostra personale alla Biennale di Venezia aveva luogo nel 1920.
    Archypenko dal 1919 al 1921 fece un grande viaggio con la mostra delle sue opere nei principali centri d'arte europei - in Italia, Svezia, Francia, Germania, e altri paesi europei - che è stato un vero trionfo dell'artista ucraino, che ha attratto tutta l'Europa con la sua creatività e le ricerche audaciNel 1920 e 1921 le sue opere erano esposte alle mostre La Section d'Or a Parigi, a Bruxelles, Ginevra, Roma ed alle diverse città dell'Olanda.


Oleksandr Archypenko

  
  All'inizio degli anni 1920 (1921), Archypenko fondò la nuova scuola nella capitale tedesca, radunando attorno a sé molti studenti e conservando il suo studio a Parigi. Aveva la sua mostra retrospettiva a Potsdam e la prima mostra personale negli Stati Uniti, nella Société Anonyme a New York.








    
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   Tuttavia, già nel 1923, lo scultore lasciò l'Europa e si trasferì definitivamente in America. Apre una scuola con un programma artistico molto ampio negli Stati Uniti. Nel 1924, costruì il cosiddetto dipinto mobile, noto con il nome del suo creatore - "archipenture". La sua essenza è che, con l'aiuto di un meccanismo complesso, sono state messe in movimento strette strisce colorate, creando alcune composizioni, cambiando le immagini come concepite dall'autore. In America Archypenko proseguì il suo lavoro instancabile e creativo, sperimentò con l'uso dei materiali nuovi, le sculture ‘di luce’, che avevano all’interno le strutture della plastica illuminata.


   
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Oleksandr ed Angelica Archypenko nel viaggio a New York, 1923


    Negli Stati Uniti, durante quarant'anni sono state organizzate oltre centocinquanta delle sue mostre personali. L'artista aprì il suo studio a New York e lo dirigerà fino al 1964,  insegnò nei suoi studi privati a Woodstock (1924-28, 1940), Los Angeles (1935), Chicago (fine 1930), all'Università di Washington a Seattle (1935-36, 1952), New Bauhaus (1937 ), presso il Drawing Institute di Chicago (1946), l'Università di Kansas City (1950), viaggiando per svolgere le sue lezioni nelle città degli Stati Uniti e Canada.

Alexander Archipenko - Life and Work

    Nel 1934 decorò il padiglione dell'Ucraina in una mostra a Chicago. Nel 1950 il professor Archypenko divenne il Membro onorario dell'Associazione degli Artisti Ucraini in America. Negli ultimi anni, la sua arte ha raggiunto una grande pregnanza, determinazione, grandi forme. E' morto a New York il 25 febbraio 1964.  
   Oleksandr Archypenko è stato uno dei geni del XX secolo. Fu uno dei primi scultori che utilizzò lo "spazio vuoto": i vuoti all'interno della scultura, un sostenitore dell'arte attiva, che costruì le nuove forme, seguendo gli impulsi interiori. L'artista lavorò in diversi stili, dal realismo all'astrattismo. Oltre alla scultura, Archipenko fu pittore, così come il produttore degli oggetti cinetici con un motore elettrico incorporato, che chiamò "archypentura".


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"L'Archipentura" , 1924


 alexander archipenko | Alexander Archipenko at work
Achypenko sta lavorando sul torso nello spazio, 1935


 LEXANDER ARCHIPENKO (1887–1964)   Arabian, 1930–1940, terra cotta


 
 

 

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  Alexander Archipenko 'Ray', conceived 1919, cast before 1958, Chazen Museum of Art, Madison, Wisconsin by hanneorla, via Flickr




 Alexander Archipenko


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Alexander Archipenko - The Foundation


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Cleopatra, 1957

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History of Art: Alexander Archipenko
La Regina, 1961


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Alexander Archipenko | Thompson's Travels
Taras Shevchenko, il busto  di bronzo 

Kerhonkson, New York State, USA
Archypenko vicino al suo monumento di Taras Shevchenko, granito e bronzo, 1957



Il monumento di Taras Shevchenko, 1940

 
Il busto di Ivan Franko

 
  


Архипенко и ХХI век | Газета «День»


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Il busto di Taras Shevchenko 

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http://www.encyclopediaofukraine.com/display.asp?linkpath=pages%5CA%5CR%5CArchipenkoAlexander.htm
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https://www.husj.harvard.edu/articles/the-swiss-secrets-of-alexander-archipenko
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http://1576.ua/people/4148
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Архипенко в західноукраїнському мистецькому дискурсі (публікації та репродукції 20–30-х років ХХ ст. : хрестоматія). Львів 2019.








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